
I cristalli devono essere conformi alle norme di legge. Non devono presentare, per esempio, l’applicazione di pellicole scure non omologate, ma soprattutto devono essere integri e privi di difetti. In caso di incrinature, consigliamo sempre (anche nei momenti in cui non è necessario superare una revisione) di recarsi presso di noi per far riparare o sostituire i cristalli interessati. Ricordiamo che un’incrinatura del parabrezza può essere riempita con un apposito liquido sigillante, almeno quando non supera le dimensioni di circa 2,5 cm, mentre se la scheggiatura si trova su qualsiasi altro vetro del veicolo la sostituzione sarà inevitabile. Tornando al momento della revisione, va anche precisato che la visuale del parabrezza non deve essere ostruita da adesivi o simili. Tutti i sistemi di pulizia devono essere perfettamente funzionanti: si richiede che le spazzole siano integre (andrebbero sostituite una volta l’anno), che il motorino del lavavetro garantisca il getto di liquido detergente e che il tergicristallo effettui correttamente tutta la sua corsa.
Anche i dispositivi anti-appannamento, ventilazione interna e sbrinamento devono funzionare correttamente.
Viene verificato l’impianto elettrico attraverso il controllo di tutti dispositivi d’illuminazione esterna. I proiettori anabbaglianti e abbaglianti devono essere omologati ed efficienti. La commutazione anabbaglianti-abbaglianti deve funzionare correttamente. Inoltre, vengono verificati le luci di posizione, le luci di arresto, i fendinebbia, gli indicatori di direzione, le luci della targa, le luci di retromarcia e tutte le spie del cruscotto. Per quanto riguarda i fari allo xeno, se l’automobile li prevedeva di fabbrica non c’è alcun problema e la verifica della loro efficienza avviene come per i normali anabbaglianti/abbaglianti. Tuttavia, se sono stati montati successivamente e non all’origine, prima di presentarsi alla revisione è opportuno farli omologare e certificare. Perchè ciò avvenga è innanzitutto necessario acquistare un kit xeno certificato CE e E13. In più, bisogna aver installato il sistema di livellamento del fascio luminoso e un dispositivo lavafari attivabile dall’interno del veicolo (caratteristiche già presenti sui modelli che prevedono di serie questo tipo di proiettori). Soddisfatti questi requisiti, si può procedere con la richiesta di omologazione della vettura con fari allo xeno appena montati, secondo la normativa ECE R48. Un ispettore provvederà alla verifica dell’installazione e procederà con il rilascio dei documenti di omologazione. Questa procedura burocratica può essere effettuata anche in fase di revisione, ma noi consigliamo di affrontarla prima di presentarsi in officina.
Vengono inoltre controllati gli assi, le ruote, lo stato degli pneumatici e le sospensioni. Per quanto riguarda gli pneumatici, è importante che abbiano le caratteristiche tecniche indicate dalla carta di circolazione e che quelli montati sullo stesso asse siano della stessa marca e modello. Inoltre non devono essere danneggiati o usurati in modo eccessivo o irregolare:
il battistrada deve presentare visivamente un consumo omogeneo, perchè ciò significa che le condizioni della gomma consentono di utilizzare la vettura in sicurezza durante la marcia.
Per le norme di legge italiane, il battistrada di autoveicoli, filoveicoli e rimorchi deve avere una profondità di almeno 1,6 mm (che può scendere invece a 1 mm per i motoveicoli e a 0,5 mm per i ciclomotori). Questi valori sono validi sul territorio italiano, ma possono variare nel resto dell’Unione Europea.
Viene controllato lo stato generale della carrozzeria, dei fondi, dei tubi del carburante, dei sedili, delle serrature, degli attacchi delle sospensioni, della marmitta e di tutte le strutture applicate alla vettura (per esempio i portasci).
Se installato, viene controllato anche l’impianto di alimentazione a GPL o metano. Per questi componenti sono previste particolari scadenze di revisione, con frequenza decennale, quinquennale o quadriennale a seconda del tipo di dispositivo: se non vengono rispettate, si rischiano sanzioni che vanno dai 1.000 ai 10.000 euro.
Sono sottoposti a controllo anche alcuni equipaggiamenti secondari. Viene valutato il corretto funzionamento del quadro strumenti, dell’avvisatore acustico, di tutti i comandi elettrici e della pedaliera. Viene poi verificata l’efficienza del fissaggio della batteria, della ruota di scorta, del volante, dei sedili, delle cinture di sicurezza (che devono essere omologate se non presenti fin dall’origine, come per alcune auto storiche) e degli eventuali adattamenti per persone diversamente abili.
Al termine dell’esame viene ispezionato il vano motore: non devono esserci gocciolamenti di liquido lubrificante e il sistema di raffreddamento deve essere integro. Per quanto riguarda le emissioni di gas e fumi di scarico, invece, è importante che rientrino nei coefficienti di legge.
La comunicazione dell’esisto della revisione viene inoltrata dalle officine agli uffici della Motorizzazione Civile, che conserverà i risultati in una banca dati.
Va segnalato, infine, che nel 2016 è stata introdotta una novità di rilievo per questo tipo di interventi:
al fine di certificare il corretto e professionale operato del revisore, tutte le procedure effettuate vengono videoregistrate.
